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Fitoterapia per la cura di alcune patologie legate alla sfera sessuale


Il tribolo[2] (Tribulus terrestris L., 1753) è una pianta appartenente alla famiglia Zygophyllaceae.[3] Di portamento basso o strisciante, produce semi acuminati e pungenti. Viene usata nella fitoterapia per la cura di alcune patologie legate alla sfera sessuale. Inoltre diventò discretamente nota poiché nel Novecento venne usata per migliorare le prestazioni sportive di alcuni atleti.



Ingredienti

La citrullina (C6H13N3O3) è un alfa amminoacido non essenziale, ovvero sintetizzabile dall'organismo umano. Fu isolata per la prima volta dal cocomero (in latino citrullus, da cui prese il nome).

Non è codificata da sequenze di mRNA, pur facendo parte di alcune strutture proteiche come gli istoni. Solo molto recentemente però è stato scoperto che quest'ultima deriva dall'azione di enzimi intracellulari calcio-dipendenti chiamati peptidil-arginin deiminasi (PADs). Gli istoni con residui di citrullina sono stati riscontrati nelle cellule incapaci di duplicarsi. Ci sono ipotesi al riguardo che questa modificazione terminale possa essere una delle chiavi biochimiche che guida le cellule verso il processo di differenziamento.

L'enzima detto sintetasi inducibile del monossido di azoto (iNOS) sintetizza il neurotrasmettitore monossido di azoto a partire dall'arginina, formando come prodotto secondario la citrullina. La citrullina è il precursore dell'amminoacido arginina nella sua biosintesi. Attraverso l'aggiunta di un residuo carbamidico (ceduto dal carbamilfosfato) l'ornitina si trasforma in citrullina per l'azione dell'ornitin-transcarbamilasi (OTC). Come tale, la citrullina entra nella via metabolica nota come ciclo dell'urea, con sede epatica e fondamentale per l'organismo umano per disfarsi di prodotti azotati di scarto (come l'urea appunto).

Come tale, la citrullina è un intermedio metabolico che fa da ponte tra il ciclo dell'urea e le poliammine, notoriamente prodotte per decarbossilazione dell'ornitina.

Il test basato sul dosaggio di anticorpi anti citrullina (CCP), è un indice altamente specifico (>90%) per la diagnosi di Artrite reumatoide.

Tribulus terrestris


Il tribolo[2] (Tribulus terrestris L., 1753) è una pianta appartenente alla famiglia Zygophyllaceae.[3] Di portamento basso o strisciante, produce semi acuminati e pungenti. Viene usata nella fitoterapia per la cura di alcune patologie legate alla sfera sessuale. Inoltre diventò discretamente nota poiché nel Novecento venne usata per migliorare le prestazioni sportive di alcuni atleti.

 

Il tribolo contiene protodioscina, una saponina steroidea che costituisce circa il 45% dell'estratto ottenuto dalle parti aeree della pianta. La sostanza è in grado di incrementare la produzione endogena di testosteronediidrotestosteroneormone luteinizzante (LH), deidroepiandrosterone (DHEA) e deidroepiandrosterone solfato (DHEA-S).[4]

Gli esami farmacologici eseguiti sul tribolo non hanno rilevato controindicazioni particolari tanto che in Italia, la vendita di T. terrestris non è soggetta ad alcun tipo di restrizione.[5]

 


Dannosità

La forma delle sue spine, simili ad un tetraedro, ricorda il tribolo usato anche dagli antichi romani. Le spine si conficcano nei piedi nudi, nelle zampe degli animali, negli pneumatici delle biciclette e di altri mezzi di trasporto leggeri. Le spine non sono velenose, ma sono considerate un grave inconveniente nelle zone abitate dall'uomo. T. terrestris è spesso ritenuto una pianta infestante.

In alcune città, nel periodo di fruttificazione, tra luglio e ottobre, il numero di bucature di biciclette fa notizia sui giornali [6], tanto da spingere alcune amministrazioni ad offrire compensi ai cittadini che si impegnano nella estirpazione.

Il taglio con il rasaerba tradizionale rimuove soltanto le parti aeree più alte, mentre l'utilizzo del tagliaerba a filo promuove la diffusione delle spine, e quindi l'espansione della zona infestata. Le azioni più efficaci si ottengono con l'estirpazione dalla radice, o con l'utilizzo di diserbanti chimici.

DESCRIZIONE Tribux Blue è un integratore alimentare di L-citrullina e Acetil carnitina, con estratti di Tribulus terrestris, Ashwagandha, Muira puama e Gingko biloba. INDICAZIONI Tribux Blue è un integratore alimentare di L-citrullina e Acetil carnitina, con estratti di Tribulus terrestris, Ashwagandha, Muira puama e Gingko biloba. INGREDIENTI L-Citrullina; Tribulus Terrestris (Tribulus Terrestris L.) frutti ES tit. 40% Saponine; Ashwagandha (Withania somnifera (L.) Dunal) radice Estratto secco tit. 2,5% in withanolidi; Muira Puama (Ptychopetalum Olacoides B.) corteccia Estratto secco 4:1; Acetil L-carnitina HCI; Ginkgo biloba (Ginkgo biloba L.) foglie Estratto secco tit. 3% ginkgoflavonoidi; Agente antiagglomerante (Biossido di silicio). MODALITÀ D'USO Si consiglia di assumere 3 capsule al giorno, preferibilmente ai pasti. CONFEZIONE 90 capsule da 532 mg






 


 

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